Nuova finanziaria

È manutenzione ordinaria

È stato pubblicato il DM che elenca le opere edilizie che si possono eseguire in edilizia libera, cioè quelle che non richiedono titolo autorizzativo, ai sensi dell’art.6 del DPR 380/01.

In particolare, era molto atteso un elenco, seppur non esaustivo, di tutte le opere che si possano definire ‘Manutenzione Ordinaria’, per distinguerle da quelle che, al contrario, debbano ritenersi ‘Manutenzione Straordinaria’.

Il confine tra le due fattispecie non è infatti sempre molto chiaro e i diversi regolamenti comunali trattano spesso lo stesso intervento in modi differenti.

La distinzione è invece molto rilevante per quanto attiene alle detrazioni fiscali e alla necessità o meno di presentare richieste di autorizzazione prima di effettuare i lavori. Infatti, le agevolazioni fiscali del 50% (ex 36%) per immobili di proprietà esclusiva, sono concesse SOLO per opere di manutenzione straordinaria.

Tra gli otto interventi che la nuova tabella indica come Manutenzione Ordinaria, che si possono quindi eseguire in regime di Edilizia Libera, condizionati solo dal rispetto delle normative vigenti, ma senza preventivo avvio di pratiche autorizzative, al punto 6 è chiaramente indicata la ‘Riparazione, sostituzione, rinnovamento’ di ‘Serramenti e infissi interni ed esterni’, senza alcuna specificazione di eventuali cambi di materiale (come invece riportato sulle Guide Fiscali)

La pubblicazione di questo Decreto comporta due riflessioni che ci riguardano da vicino.

Anzitutto, per sostituire i serramenti in una unità immobiliare non è richiesta alcuna pratica amministrativa, ma solo ed esclusivamente il rispetto delle norme vigenti ed eventualmente delle Norme Tecniche di Attuazione del singolo Comune laddove queste si discostino dall’impianto nazionale o regionale.

Secondo, la mera sostituzione dei serramenti in una unità immobiliare, in quanto Manutenzione Ordinaria, non può accedere all’incentivo del 50% (ex 36%) per il recupero del patrimonio immobiliare, ma solo all’incentivo (anche questo del 50%, ex 65%) per il Risparmio Energetico, con la presentazione della relativa pratica presso l’ENEA con la quantificazione dei risparmi conseguiti.

Queste considerazioni non mancheranno di sollevare un po’ di polemiche, soprattutto nell’attesa di conoscere i Decreti Attuativi della Legge di Bilancio, che potrebbero ridurre pesantemente l’importo degli incentivi concessi per il Risparmio Energetico.

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