Sito enea per le dichiarazioni 2020
Come è stato già pubblicato, l’ENEA ha aperto la possibilità di caricare le dichiarazioni per il lavori finiti nel 2020, sia per quanto riguarda l’Ecobonus, sia per quanto riguarda il Bonus casa, che ormai sono praticamente intercambiabili.
Ogni anno c’è qualche piccolo ritocco, quasi sempre fastidioso e anche questo nuovo portale ha introdotto alcune novità non del tutto indolori.
La prima e più importante riguarda tutti gli interventi e si riferisce alla necessità di indicare nella dichiarazione gli esatti dati catastali (Foglio, Mappale, Subalterno) dell’immobile sul quale si sono fatti gli interventi; nulla di impossibile, ovviamente, ma un pezzo di burocrazia in più.
LA PROCEDURA SEMPLIFICATA
Colgo l’occasione per ricordare che la procedura semplificata, quella che non richiede ne tecnico abilitato ne redazione e deposito dell’Attestato di Prestazione Energetica, si può fare SOLO ED ESCLUSIVAMENTE se l’intervento riguarda UNA sola unità immobiliare, quindi un solo identificativo catastale; se si è intervenuti su più immobili dello stesso stabile, anche di proprietà dello stesso soggetto, questo diventa un intervento condominiale e richiede la presenza di un tecnico abilitato che firmi la dichiarazione e che depositi l’APE, dopo l’intervento.
LE CHIUSURE OSCURANTI
L’altra novità riguarda le chiusure oscuranti; sinora era richiesto il solo gTOT (che poi serviva per il calcolo del risparmio energetico estivo in presenza di condizionatore), mentre da questo anno viene richiesto anche il parametro ‘Resistenza termica supplementare’ dell’oscurante, che, per inciso, è il parametro che consente il calcolo del risparmio invernale indotto dall’avere ‘qualcosa’ davanti al serramento, almeno di notte.
Chi ha seguito i corsi sulla marcatura CE sa che questo valore, insieme al gTOT, è uno dei due parametri che avrebbero dovuto trovare posto sulla DoP dei sistemi oscuranti; e sa anche che la nuova versione della norma è rimasta incagliata a Bruxxelles; se ha fatto i calcoli per avere il gTOT, avrà già anche il valore di deltaR di cui stiamo parlando.
Per tutti gli altri, allego la tabella con i valori di deltaR dei vari sistemi oscuranti, che si possono comunicare al cliente che voglia procedere autonomamente all’invio all’ENEA.
Delle tre possibilità indicate nella tabella, suggerisco di utilizzare la più conservativa, cioè quella relativa a manufatti con Alta permeabilità all’aria, in quanto, se il sistema oscurante non prevede guarnizioni perimetrali, il vano tra il serramento e la cortina sarà soggetto a spifferi.
Quindi i valori di deltaR, resistenza supplementare del sistema oscurante vanno da 0,09 per le tapparelle in alluminio fino a 0,14 per gli scuroni in legno.
Va anche sottolineato che una volta che voi avete fornito il dato al cliente e questi lo ha indicato nell’apposito campo della dichiarazione, sarà comunque necessario procedere al calcolo del risparmio in Kwh/anno, cosa che, per un cliente finale, non sarà per nulla semplice anche se ENEA ha reso disponibili due strumenti di calcolo dedicati alle tende e agli oscuranti, all’indirizzo: https://strumenti-detrazionifiscali.enea.it/
Quindi, il mio consiglio, per quanto riguarda i sistemi oscuranti e le tende è quello di suggerire al cliente di avvalersi di un professionista.
LA MARCATURA
Un’altra importante novità la si trova sul ‘Vademecum’, quelle pubblicazioni di ENEA a supporto del cliente finale che vuole fare la sua dichiarazione in autonomia.
Per la prima volta, viene esplicitato che tra i documenti da conservare c’è la marcatura CE, con la relativa DoP e la scheda prodotto dei serramenti installati.
É ovviamente un richiamo pleonastico, in quanto DA ALMENO 10 ANNI, tutti i serramenti devono essere marcati CE; ciononostante, ho il sospetto che, adesso che è nero su bianco, molti più clienti ve la chiederanno, per conservarla in caso di controlli.
A scanso di equivoci, vi ricordo che la marcatura CE NON É IL SEMPLICE CALCOLO DELLA TRASMITTANZA, ma si compone di almeno tre documenti: etichetta, Dichiarazione di Prestazione (tutte le prestazioni previste), e Manuale d’uso e manutenzione.
In caso di controlli, anche futuri, una errata marcatura CE espone il produttore a pesanti sanzioni pecuniarie: non facciamo terrorismo, ma mettiamoci a posto.